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La Scuola di Yoga “Sùrya” nasce nel novembre del 2003 per iniziativa del suo fondatore Ottaviano Fuoco, studioso di cultura indiana ed insegnante di Yoga, come Associazione Sportivo Culturale US ACLI, riconosciuta dal CONI.
La scuola è un centro dove è possibile praticare lo HathaYoga e non solo, possiede una biblioteca ed una Sala da thè. Organizza seminari di Shodo e di Nada Yoga, incontri di studio, concerti, conferenze, approfondimenti sulle discipline orientali.

mercoledì 12 ottobre 2011

Un millimetro di differenza, e cielo e terra sono separati.

Cos'è un millimetro di differenza capace di separare cielo e terra? Cos'è la frattura della totalità della vita?
La vita, dal mattino alla sera, è una decisione continua. Nel momento in cui apriamo gli occhi già dobbiamo decidere se alzarci subito o concederci qualche altro minuto e così via una serie di decisioni fino alla sera. In ciò non c'è niente di strano, lo strano è che invece di vedere la vita come una serie di decisioni, la vediamo come una serie di problemi. Sicuramente la prima obiezione che si potrebbe sollevare è che dipende dalla gravità della decisione e dall'influenza che questa potrebbe scaturire nella nostra vita. Questo è vero, ma continuare a vedere le scelte importanti come se fossero dei problemi e non delle decisioni da prendere, determina che il fluire della vita si ingorghi e si produca il “millimetro di differenza tra cielo e terra”.
Ciò che davvero risolve i problemi è il modo in cui pensiamo nel nostro cuore (cuore non inteso a livello emotivo ma come 'nucleo delle cose'), il modo in cui vediamo la vita. Da qui nascono le decisioni. Tutti noi vorremmo una macchina che sputa decisioni, che fornisce problemi già risolti, ma tutto ciò non esiste e le decisioni vengono dal sapere sempre meglio ciò che siamo.
Più conosciamo chi siamo, più i problemi diventano “Io sono questo, perciò farò questo, o almeno sono disposto a farlo”. Potremmo fare scelte che agli occhi degli altri potrebbero risultare sbagliate, ma se questo è ciò che sento nel mio cuore, se questo è ciò che sono, allora i problemi sono finiti.
Quando qualcosa ci sembra insolubile significa che lo consideriamo un problema esterno, non lo percepiamo come noi stessi. Il modo per trasformare un problema in una decisione è sedere con il problema in meditazione. “Etichetto i pensieri e li lascio essere, siedo nella tensione, nella contrazione e respiro con esse”. Così sono più in contatto con chi io sono e la decisione si chiarisce da se. Se la confusione è totale, non significa che vi è un problema che debbo risolvere in qualche modo; significa semplicemente che non so chi sono in relazione al problema. In realtà non so chi sono. Più mi conosco, più semplifico la vita riconducendola ai suoi reali bisogni. Finché il desiderio egoistico costituisce la mia principale preoccupazione, le decisioni saranno sempre problemi.
Con una pratica di meditazione costante si chiarisce sempre meglio ciò che va fatto, si comprende chi siamo e quali sono le nostre reali necessità, si trasformano le decisioni in pure e semplici decisioni, e non in problemi strazianti, e si elimina “il millimetro di differenza che separa il cielo dalla terra”.
Namastè

1 commento:

Anonimo ha detto...

"La tua mente è come quest'acqua...quando viene agitata diventa difficile vedere, ma se le permetti di calmarsi la risposta ti appare chiara"