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La Scuola di Yoga “Sùrya” nasce nel novembre del 2003 per iniziativa del suo fondatore Ottaviano Fuoco, studioso di cultura indiana ed insegnante di Yoga, come Associazione Sportivo Culturale US ACLI, riconosciuta dal CONI.
La scuola è un centro dove è possibile praticare lo HathaYoga e non solo, possiede una biblioteca ed una Sala da thè. Organizza seminari di Shodo e di Nada Yoga, incontri di studio, concerti, conferenze, approfondimenti sulle discipline orientali.

martedì 3 gennaio 2012

Uccidi, uccidi!

I più grandi maestri sono così dalla nascita, quindi sforzarsi non è sufficiente; ma se si tratta di metterci tutta l'anima e non curarsi della vita, a chi potremmo essere inferiori?” (Suzuki Shosan)
Quando riusciamo a trasformare l'attenzione in un abitudine stabile e solida diventa di per se meditazione. L'applicazione costante della massima attenzione senza lasciarsi turbare dalle cose, sviluppare un atteggiamento fiducioso che non è mai di sofferenza, di offesa, di preoccupazione o di tristezza è di per se meditazione.
Esistono numerosi metodi di pratica, ma in sostanza tutti si riconducono ad andare al di là del pensiero. La fonte della sofferenza è l'ego, il pensiero di sé. Capire questo significa ragionare. Se si capisce il motivo per cui si soffre, l'effetto del senso del dovere è di risvegliare lo sforzo di estinguere il pensiero di sé con mente genuina e coraggiosa.
Si tratta di agire con giustizia e praticare l'onestà. Per onestà si intende capire che tutti i fenomeni condizionanti sono illusione. Noi gente comune dobbiamo riconoscere che siamo dei malati molto gravi. Nella mente che fluttua c'è la malattia dell'illusione, ci sono le infermità dell'avidità e delle false comprensioni, della debolezza e dell'ingiustizia.
Quelli che raggiungono la Via conoscono il principio del vuoto originario, usano il principio e il dovere come fucina per temprare giorno e notte quella mente, eliminano i residui di impurità, la rendono una mente-spada pura e senza ostacoli, recidono alla radice i pensieri egoistici e ossessivi, vanno al di là di qualsiasi pensiero, vincono tutto e non sono turbati da niente, non nascono e non muoiono. Queste sono chiamate persone della Via(Suzuki Shosan)
Chiunque decide di intraprendere una Via non potrà avere successo se non ha fin dall'inizio una mente intrepida. Per superare le difficoltà occorre una mente stabile che non si lascia traviare dalle apparenze.
Sapendo ormai che l'origine della sofferenza è il sé, il pensiero di sé, l'ego, quando riusciremo a liberare la mente, supereremo una miriade di preoccupazioni, ci eleveremo al di sopra delle cose e saremo liberi. “Visto che è la mente che confonde la mente, non lasciarla entrare nella tua mente(Suzuki Shosan)
Quando riusciamo ad avere costantemente una mente meditativa la risolutezza permeerà il nostro essere, avremo una mente che non dipenderà dalle cose, sarà intrepida, incrollabile, impassibile, imperturbabile, tranquilla e immutabile, padrona di tutto.
Uccidi, uccidi! Se per un attimo smetti di uccidere,finirai all'inferno dritto come una freccia.
Ricordiamoci di uccidere in ogni momento il nostro ego!!
Namastè

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